Audiolibri e fotografia: chiudi gli occhi e immagina.

Lorenzo e basta
2 min readJan 29, 2024

Non so se effettivamente questa cosa di fare le rubriche divise in capitoli stia funzionando, ma al momento non mi viene in mente un modo migliore di gestire la cosa quindi vado avanti così.

Non sono un nuovo utente del mondo degli audiolibri, anzi uso Storytel da anni e sono un accanito fruitore di podcast quindi l’esperienza audio di quel tipo la padroneggio piuttosto bene. Però sto scoprendone un nuovo aspetto e mi pareva giusto dedicargli qualche riga.

Normalmente leggo saggistica. Trovo gli altri generi letterari una sorta di perdita di tempo e so di sbagliarmi, motivo per cui negli ultimi mesi ho iniziato provare ad ascoltare qualcosa che non fosse un saggio tecnico, così…giusto per vedere che sensazioni mi scatenasse.

Ho iniziato con “Se questo è un uomo” di Primo Levi ed è stato uno shock

Certo parliamo di un libro il cui contenuto ha un valore storico inestimabile e sicuramente parte delle emozioni e delle sensazioni scatenate durante l’ascolto sono legate a quello, però la vera svolta è stato comprendere quanto quel tipo di “lettura” fosse stimolante in termini visivi!

Mi sono preso diverse ore libere per ascoltarlo praticamente tutto d’un fiato e poi sono passato a Fareneith 451, libro molto diverso per contenuti e struttura ma che mi ha — di nuovo — acceso non solo una scintilla ma un intero falò.

Ho sempre pensato che la forma nozionistica dei saggi si adattasse meglio al mio modo di essere e di pensare, però fino ad oggi non avevo mai realizzato il fatto che quel tipo di contenuto non stimola affatto la fantasia. Certo stimola mille altri aspetti del pensiero, ma quasi mai in modo creativo in quanto tende a fornire al lettore nozioni e informazioni più che sensazioni ed emozioni.

Ascoltare questi libri mi sta risvegliando un lato profondamente creativo che era sopito da chissà quanto tempo, sommerso dal carico di nozioni di cui sopra e che ora si trova a voler esplodere.

Durante l’ascolto — vissuto rigorosamente con le cuffie, a occhi chiusi comodamente sdraiato sul divano — il cervello si attiva per disegnare il la realtà del libro dai palazzi all’ultimo dei fili d’erba. In pochi minuti mi sono trovato a immaginare luoghi e persone che, evidentemente, non ho mai visto in alcuna rappresentazione visiva e quel racconto immateriale ha lentamente preso forma, una forma incredibilmente realistica.

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Lorenzo e basta

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