Il pezzo sbagliato che ti salva la giornata

Lorenzo e basta
2 min readApr 18, 2024

mi sono dedicato ultimamente ad una serie di attività che non avevo mai svolto in passato, tutte cose piuttosto estranee alla mia comfort zone ma che tuttavia scatenano in me una certa attrattiva.

Nel dedicarmi ad una di queste cose mi sono imbattuto in un lavoro che mi ha messo particolarmente in difficoltà e che ho trovato molto sfidante, al limite della frustrazione per quanto non riuscissi a venirne a capo.

Passaggio dopo passaggio mi sono dovuto battere con difficoltà realizzative non da poco e alla fine — pur avendo raggiunto l’obiettivo — non ero affatto contento del risultato ottenuto in particolare per una lavorazione, che rispetto alla richiesta fatta era oggettivamente sbagliata. Al momento ho elaborato la cosa come un fallimento, non sapendo “leggere” tale risultato in altro modo.

Poi sono passate un paio di settimane e mi sono trovato a dover mettere in campo il frutto del mio lavoro, in una situazione reale e ben lontana dal contesto controllato e statico in cui avevo sfidato la mia incapacità realizzativa…

La maggior parte delle preparazioni si sono rivelate sufficientemente precise e adempienti rispetto a quanto richiesto, salvo il pezzo sbagliato. Quello che vorresti buttare, nascondere e dimenticare perchè ogni volta che ti passa tra le mani ti ricorda la tua incapacità e tutti i tuoi limiti.

Finchè una serie di cose non hanno iniziato ad andare storte e d’improvviso la “vita reale” mi ha ricordato che puoi prepararti quanto vuoi per un evento, un lavoro o un qualsiasi appuntamento col destino ma di certo ci sarà sempre un certa dose di imprevedibilità.

Quando tutto sembrava perduto mi sono reso conto che per salvare la situazione sarebbe stato sufficiente avere a portata di mano un pezzo diverso…un componente che fosse così sbagliato, impreciso e storto da adattarsi perfettamente a tutta la sequenza di eventi, luoghi, persone e oggetti che sembravano ormai fuori controllo. Un tassello così inadeguato al contesto ordinario, da essere perfetto per compensare la situazione straordinaria che si era creata.

Quel pezzo storto, sbagliato e frustrante, con il suo essere imprevedibilmente “diverso” ha salvato la situazione e raddrizzato tutto quanto.

Questa cosa mi ha fatto riflettere sul legame tra l’apparente inadeguatezza di persone, oggetti, luoghi e situazioni rispetto a quanto queste cose possano — nel giro di pochi istanti — diventare l’unica ancora di salvezza per salvare capra e cavoli.

Come il tassello magico di un puzzle invisibile, anche una “parte” completamente storta può raddrizzare il quadro complessivo.

--

--

Lorenzo e basta

Diari di un nativo digitale alle prese con passato, presente e futuro dei contenuti - www.BedoLabs.com