La concretezza del digitale PT. 3

Lorenzo e basta
1 min readJan 6, 2024

Al discorso del cassetto vs post sui social si agganciano due importanti riflessioni riguardanti il riconoscimento e il compenso del proprio lavoro.

Il restauratore può chiedere un importo economico in cambio del lavoro effettuato e può quantificare questa cifra sommando i costi fissi, i costi del materiale e il suo tempo. Il fotografo invece deve chiedere dei soldi in cambio di una attività — anzi di un insieme di attività — e di un risultato che nella maggior parte dei casi è immateriale.

Questo è il vero casino, dimensionare il proprio prezzo e fare in modo che il cliente lo accetti in cambio di una o più “entità digitali” quali sono le fotografie nel 2023.

Quindi da un lato hai tu stesso autore una mancanza di contatto reale con quello che stai creando e in più anche il tuo cliente deve riconoscere il valore di qualcosa che non solo non può toccare ma di cui sostanzialmente non comprende affatto il valore in termini di tempo, dedizione, competenza e attrezzature necessarie. Non è per cattiveria ma semplicemente perchè nell’epoca delle immagini tutti si pensa che per fare una bella foto basti un iPhone.

In questo senso aver lavorato per quasi un decennio nel settore dell’informatica mi ha addestrato a far passare il messaggio. Sono stato fin da subito abituato a dover lottare per far capire al cliente cosa stessi facendo, perchè e perchè costasse una certa cifra però per tornare al punto di partenza…è dannatamente faticoso doverlo fare ANCHE in fotografia.

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Lorenzo e basta

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