La concretezza del digitale PT. 4

Lorenzo e basta
2 min readJan 9, 2024

Riflettendoci su penso che ci siano un paio di possibili soluzioni al problema e una di queste l’ho già messa in campo nell’informatica con discreti risultati.

Sicuramente bisogna comunicare, comunicare, comunicare fino allo sfinimento. Se le persone capiscono cosa ha fatto un idraulico (o un restauratore) e sono disposte a pagarlo per questo, anche noi “professionisti digitali” dobbiamo fare in modo che le persone capiscano cosa accidenti stiamo facendo.

Non è facile, io ci ho creato sopra un podcast e da oltre due anni spiego e racconto l’informatica in modo semplice. Si tratta di un impegno non da poco che richiede un minimo di attrezzatura e tanto, tantissimo tempo però sta a suo modo dando risultati. Quando parlo con qualcuno che ascolta le mie puntate ricevo sempre feedback positivi e di riconoscenza e questo mi riempie di gioia e mi dà la spinta per andare avanti.

Vorrei farne uno anche sulla fotografia però non so se avrebbe effettivamente un riscontro dato che ne esistono già moltissimi, magari un giorno mi ci metto.

E poi c’è la stampa. L’unico modo per far chiudere il cerchio, per rendere finalmente tangibile, concreto e solido qualcosa che altrimenti — per citare un film molto bello a tema fotografia — è solo “polvere digitale”.

Non sono un esperto di stampa, per niente. Nella mia vita da fotografo ho fatto stampare forse lo 0.2% delle foto scattate e la maggior parte sono poi comunque rimaste in una busta però è anche vero che il calzolaio va sempre con le scarpe rotte, quindi questa riflessione è customer-oriented quindi va interpretata in ottica “cliente”.

--

--

Lorenzo e basta

Diari di un nativo digitale alle prese con passato, presente e futuro dei contenuti - www.BedoLabs.com